Le parole hanno stagioni.
A volte si nascondono, vanno in letargo, riposano. Coi primi tepori si stiracchiano, mettono la testa in fuori, tastano il terreno. Alcune riprendono a dormire, altre, più coraggiose, escono. Quando fa caldo, le vedi splendere baciate dal sole e ballare fino all’alba in cerchio.
Il segreto per cogliere le parole giuste è seguire il loro ritmo
Dirai: bisogna avere pazienza. Certo, e amore, sapientemente miscelato a un sesto senso e un ottimo orecchio. Sono queste le caratteristiche che ci rendono un po’ druidi e un po’ rabdomanti.
Il nostro compito è aspettare il momento adatto per farle apparire. Aiutiamo le parole a venire alla luce e a trovare il loro posto nel mondo – in un testo. Tutto questo insieme a te. Componiamo ogni frase tenendo a mente ciò che ci hai detto e affidato, facendo venire a galla ciò che per te sono verità, le tue verità intime e personali. E, soprattutto, andiamo alla ricerca della parola giusta.
Cosa vuol dire parola giusta?
La parola giusta è piena, matura, succosa. Ha un profumo che inebria le narici e un colore deciso che sembra quasi sussurrarti Mangiami – come in Alice nel Paese delle Meraviglie. La parola giusta non ha bisogno di essere ritoccata: è bella e perfetta di suo. La parola giusta è un’eco sonora, un’anima dalle mille voci. È una parola magica: non è solo il riflesso della mia voce, ma rispecchia anche la tua voce. La parola giusta invade la stanza, abbraccia il lettore, gli tiene compagnia. E lo fa sognare.
In fondo le parole, così come le idee, esistono già.
Noi le cogliamo semplicemente attraverso l’intuizione. E forse quando scriviamo un testo non ne facciamo nascere di nuove: cerchiamo pensieri familiari, parole a cui abbiamo già pensato e che sulla pagina suonano come una conferma. Cerchiamo parole che abbiamo vissuto in passato, che stiamo vivendo e che vorremo vivere – in un’altra vita. Le facciamo vibrare, librare nell’aria, in libertà. Solo così possiamo trovare qualcosa di nuovo dentro di noi, dentro di te.