Nel mio lavoro quotidiano con Caroselling e come membro della giuria di CSSDA vedo molti siti al giorno, come un radiografo.

Alle soglie del 2020 ancora moltissimi siti sono privi del protocollo sicuro. Lo riconoscete dall’indirizzo (http anziché https) e anche perché il vostro browser vi segnala che quel sito non è sicuro. Eppure, dal 6 agosto 2014 (!!!), Google ha chiaramente decretato con una nota che il protocollo sicuro sarebbe diventato un fattore di ranking sul motore di ricerca. Sì, avete capito bene. Uno dei parametri di posizionamento.

Come è possibile?

Cos’è il protocollo sicuro?

Il protocollo sicuro con certificato SSL si manifesta con la presenza del https nell’indirizzo del vostro sito web. Https sta per HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer (HTTPS) ed è il protocollo di comunicazione sicura utilizzato su internet, attraverso una connessione criptata. Cosa vuol dire in parole povere?

  • Che il sito che visitate possiede un’autenticazione.
  • Che la privacy dei dati scambiati fra voi e il sito è protetta.
  • È come una garanzia: che state esattamente comunicando con il sito su cui state navigando.

Se utilizzate Chrome per navigare, il browser di Google, già con l’aggiornamento della versione n. 68 del luglio 2018, segnala “non sicuri” i siti sprovvisti del certificato SSL e protocollo https.

I siti sicuri hanno il lucchetto prima della barra di navigazione, quelli non sicuri hanno una “i” che se cliccata informa che il sito non è sicuro (privo del protocollo di sicurezza).

Fattore di ranking per Google

C’è molto di più. E cala come un’ascia sul posizionamento e indicizzazione dei siti web privi del HTTPS attraverso i protocolli SSL e TLS.

La nota di Google del 8 agosto 2014 dice:

“La sicurezza è una priorità assoluta per Google. Investiamo molto nel garantire che i nostri servizi utilizzino la sicurezza leader del settore, come la crittografia HTTPS avanzata per impostazione predefinita. Ciò significa che le persone che utilizzano Search, Gmail e Google Drive, ad esempio, hanno automaticamente una connessione sicura a Google. Oltre alle nostre cose, stiamo anche lavorando per rendere Internet più sicuro in senso lato. Gran parte di ciò è assicurarsi che i siti Web a cui le persone accedono da Google siano sicuri. Ad esempio, abbiamo creato risorse per aiutare i webmaster a prevenire e correggere violazioni della sicurezza nei loro siti. Vogliamo andare ancora oltre. A Google alcuni mesi fa, abbiamo chiesto “HTTPS ovunque” sul Web. Abbiamo anche visto sempre più webmaster che adottano HTTPS (noto anche come HTTP su TLS, o Transport Layer Security), sul loro sito Web, il che è incoraggiante.

Per questi motivi, negli ultimi mesi abbiamo eseguito dei test che tengono conto del fatto che i siti utilizzano connessioni crittografate e sicure come segnale nei nostri algoritmi di classificazione delle ricerche. Abbiamo visto risultati positivi, quindi stiamo iniziando a utilizzare HTTPS come segnale di ranking […] vorremmo incoraggiare tutti i proprietari di siti Web a passare da HTTP a HTTPS per mantenere tutti al sicuro sul Web.”

Rendete (o chiedete di rendere) il vostro sito sicuro

Chiedete al vostro hosting il protocollo sicuro SSL sul vostro dominio.

Chiedete alla vostra agenzia di farlo per voi se per voi non è cosa.

Ricordatevi che è fattore di ranking, la mancanza di un protocollo sicuro vi penalizzerà su Google rispetto a siti di pari posizionamento.

Il certificato SSL è rilasciato da autorità di certificazione che lavorano con il vostro provider e fornitore di spazio web e dominio.

Se avete il protocollo sarete posizionati meglio 1), avrete più credibilità rispetto ai vostri visitatori 2) e garantirete affidabilità 3).

Cosa aspettate?

Mi raccomando, vi controllo! 😉

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